di Francesco Bromo – (redazione iBlend Ag.)
Da oggi, primo luglio, la vita dei “furbetti dell’olio di oliva” diventa un po’ più complicata: entra in vigore, infatti, il decreto 103/2016, che detta nuove regole sull’etichettatura degli oli di oliva ed introduce (questa la novità di maggior rilievo) multe per chi usa etichette scorrette o ammiccanti e per coloro che non tengono in ordine i registri ed ogni altro documento relativo alla tracciabilità di partite di olio sfuso o imbottigliato, ma non etichettato.
Guerra aperta alle frodi
L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare i consumatori dalle frodi combattendo le indicazioni organolettiche fantasiose ed aiutandolo a non farsi trarre in inganno da prezzi troppo bassi.
È chiaro, comunque, che il decreto avrà effetti benefici anche per quelle imprese (sono 900 mila le aziende olivicole italiane) che lavorano onestamente e che nell’ultima campagna hanno prodotto oltre 300 mila tonnellate di olio per un fatturato di 3 miliardi di euro (il 3% del fatturato dell’industria agroalimentare). (altro…)