E-commerce: 10 cose da fare per vendere on line

  Admin   Mag 20, 2016   Blog, ecommerce, marketing   0 Comment

di Francesco Bromo – (redazione iBlend Ag.)

Guida pratica per aprire un e-commerce e vendere on line

L’e-commerce sta diventando un canale di vendita sempre più strategico per le imprese italiane, come dimostrano la crescita costante del fatturato negli ultimi anni, e l’ingresso nel mercato dei grandi player internazionali del settore.

Secondo le attese, ribadite durante il recente E-Commerce Forum organizzato da Netcomm a Milano, il 2016 sarà l’anno del food&grocery, ovvero la vendita online di alimenti e bevande, già in trend positivo lo scorso anno.

Per non lasciarsi sfuggire l’occasione abbiamo preparato una lista con le 10 cose da fare per cominciare a vendere online:

1)     progetta un sito web “efficiente”: progettare un e-commerce non vuol dire solo curare l’aspetto estetico. Non c’è dubbio che delle belle immagini ed una bella grafica aiutino a “vendere”, ma spesso si trascurano aspetti che per gli utenti sono ben più rilevanti come, ad esempio la velocità di caricamento delle pagine web. Forse non sai che la velocità media dei primi 100 siti di e-commerce in Italia è di 12,7 secondi, ben al di sopra dei 3 secondi ritenuti accettabili.

2)     valuta l’opportunità di creare un sito multilingue: si sa Internet non ha confini; oggi il 59% delle aziende italiane attive nell’e-commerce vende all’estero ed in media le vendite fuori dai confini nazionali valgono il 27% del fatturato. Tuttavia, solo il 26% di queste aziende ha un sito multilingua.

3)     dotati di un servizio d’eccellenza: non sempre sono necessari investimenti stratosferici per far ciò. Ci sono alcuni accorgimenti che possono migliorare le tue performance di vendita e che possono essere attuati già in fase di progettazione dello store online: fai in modo che il carrello sia sempre visibile, dota il sito di un campo “search” intelligente, o che almeno non generi la frase “zero risultati trovati”, elimina i campi inutili dai form per la registrazione dell’utente o la finalizzazione dell’acquisto, pubblica testi ben curati, se possibile rassicurali sulla possibilità di reso gratuito.

4)     lavora sul “senso d’urgenza dell’acquisto”: questo la fai già bene con i clienti tradizionali: allora perché non organizzarti per farlo anche con quelli online? Inserisci nelle schede dei prodotti che vendi il numero degli utenti che stanno visualizzando lo stesso prodotto, segnala che il prodotto è disponibile in un numero limitato di esemplari, limita la validità temporale delle offerte, indica il cut off time per la spedizione (prima si ordina prima, si riceve l’oggetto a casa)

5)     crea una relazione con i clienti: secondo una ricerca svizzera i web shopper ritengono utile ricevere comunicazioni nella finalizzazione dell’acquisto tramite mail, social media, chat (Whattsapp, Skype) o notifiche push attraverso l’app

6)     imposta una strategia di social media marketing ben curata. I social media sono sempre in forte crescita e quindi sono uno dei maggiori canali di comunicazione con i clienti. Possono essere usati sia per attività di “visual merchandising” on line (Instagram, Pinterest), sia per attività di customer care (Facebook, Twitter)

7)     attiva un “on line loyalty program”: sono la versione 2.0 delle vecchie raccolte punti. Possono essere integrati nelle app o essere utilizzate in campagne di email marketing o di social media marketing. Interessanti le opportunità fornite dall’e-couponing e dall’aggregazione tra acquisti on line ed acquisti off line (nei punti vendita tradizionali) nello sviluppare una conoscenza approfondita dei clienti.

8)     pensa “mobile first”: la forte crescita degli acquisti da smartphone e tablet obbliga a focalizzare sempre più l’attenzione su questi strumenti non solo in termini di design, ma anche e soprattutto in termini strategici attraverso l’uso di accorgimenti specifici per chi naviga all’interno del tuo e-commerce da questi canali.

9)     progetta una mobile app: se le risorse te lo consentono, progetta una vera e propria app per gli acquisti da device mobili. È dimostrato che l’utilizzo delle app migliora l’esperienza d’acquisto, ma soprattutto ne induce la ripetizione, alzando lo scontrino medio e facendo ottenere risparmi sui costi di adv on line. Un piccolo accorgimento può essere, ad esempio, quello di sistemare i bottoni cliccabili in basso o al centro dello schermo dove sono più facilmente raggiungibili dalle dita. Le app permettono, inoltre, la memorizzazione dei dati delle carte di credito per acquisti successivi. Attraverso le app possono poi essere attuate specifiche strategie di vendita come coupon elettronici, attività di geomarketing tramite notifiche push e la fidelizzazione del cliente (quest’ultimo aspetto è molto importante per esempio nella vendita on line di generi alimentari).

10)  valuta la vendita sui “marketplace”: nel 2015 le imprese che vendevano attraverso marketplace (Amazon, E Bay, Etsy, etc.) erano il 33%, oggi sono il 41% e continuano a crescere. Per gli acquirenti sono il primo luogo in cui andare a cercare ciò di cui hanno bisogno ed una fonte di sicurezza; per i venditori sono un canale attraverso il quale accedere alla vendite online senza investire in un proprio e-commerce, usufruendo di servizi gratuiti come ad esempio la traduzione dei testi ed il cambio della valuta. Sono anche un canale di sbocco all’estero: con un unico account si accede a diversi mercati contemporaneamente (Alibaba sta investendo molto nello sviluppo delle vendite tra Italia e Cina ed Amzon ha avviato importanti progetti come “Made in Italy” dedicato ai prodotti italiani o Handmade, un negozio per la vendita di prodotti artigianali in stile Etsy). Prima di utilizzare questo canale, però, valuta bene la marginalità e la concorrenza sul prezzo.

Realizzare un progetto di e-commerce richiede un’attenta fase di analisi prima di iniziare, ma le opportunità che ne derivano valgono gli sforzi fatti per realizzarlo e possono rivelarsi una importante fonte di fatturato in un momento di congiuntura come questo.

 

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