Google My Business: che cos’è e perché è fondamentale esserci.

  Admin   Lug 07, 2016   Blog, marketing, social media marketing, web marketing   0 Comment

Google My Business: attrarre clienti per il tuo ristorante

di Francesco Bromo – (redazione iBlend Ag.)

Avete sentito parlare del caso della Pizzeria Brandi di Napoli (quella in cui si dice sia stata creata la pizza Margherita in onore dell’omonima Regina di casa Savoia) che avrebbe chiesto un risarcimento milionario a Google? Se non ne siete a conoscenza, ve lo raccontiamo noi.

Per una decina di giorni (tra fine aprile ed inizio maggio 2016), gli utenti che cercavano su Google la Pizzeria Brandi, vedevano apparire tra i risultati della ricerca la classica scheda di Google con le informazioni sull’attività, riportante l’indicazione che la pizzeria fosse stata chiusa definitivamente.

I proprietari della pizzeria se ne sono accorti in seguito alle ripetute richieste di informazioni da parte dei clienti. Da qui è nata la richiesta di risarcimento da un milione di euro inoltrata dai legali della pizzeria al motore di ricerca di Mountain View.

A noi questa vicenda, invece, ha dato lo spunto per parlare di Google My Business e spiegarvi cos’è e perché è fondamentale avere una scheda della propria attività su Google.

Come spiega Google stesso, Google My Business, è un servizio (gratuito) messo a disposizione delle attività commerciali per essere più facilmente trovati dai propri clienti online ed in generale per acquisire maggiore visibilità nel motore di ricerca.

Come funziona Google My Business?

Attivare una scheda su Google My Business è semplicissimo! Basta collegarsi a questo indirizzo (https://www.google.com/intl/it_it/business/) ed accedere con il proprio account Google (o crearne uno). La gestione della scheda può essere effettuata in prima persona o da un consulente al quale si è affidata la gestione della propria visibilità online (come nell’esempio riportato nell’immagine di seguito).

Google My Business: scheda del ristorante Livello1 a Roma EUR

La scheda di proprietà di Livello 1, ristorante di pesce a Roma Eur, di cui iBlend gestisce la presenza online

Le attività con più sedi possono creare una scheda per ogni sede fisica.

Una volta creata la scheda, Google invierà al proprietario una cartolina all’indirizzo specificato contenete un codice di verifica della proprietà. Da quel momento in poi sarà possibile inserire/modificare le informazioni contenute nella scheda, controllare le notifiche ricevute da Google e rispondere alle recensioni degli utenti.

Google My Business ti permette di rimanere in contatto con i tuoi clienti sul motore di ricerca (sia per le ricerche da desktop, ma soprattutto per quelle effettuate da smartphone o tablet), su Maps e su Google+.

Le schede verificate sono riconoscibili da un piccolo scudo (solo nella versione per pc) accanto al nome dell’attività e consentono di inserire e modificare in qualsiasi momento dati come il numero di telefono, gli orari di apertura/chiusura, il sito internet, l’indirizzo per le indicazioni stradali, etc. Puoi anche visualizzare le statistiche relative alle visualizzazioni della scheda e delle indicazioni stradali, le telefonate inviate dagli utenti che hanno cliccato sul tasto “chiama”, ed infine attivare specifiche campagne Adwords sfruttandone le funzionalità.

Esistono, però, anche schede automatiche create direttamente da Google sulla base delle informazioni che riesce a recuperare setacciando il web. Questo significa che la vostra attività potrebbe già avere una scheda su Google My Business. In tal caso è fondamentale reclamarne la proprietà per poterla gestire direttamente inserendo ed aggiornando le informazioni in essa contenute (creare una nuova scheda non è la soluzione corretta in quanto Google penalizza le schede duplicate).

Vi sono anche casi in cui la proprietà della scheda è già stata reclamata da altri: anche per questi casi esiste una procedura che permette di riprendere il controllo della propria scheda con l’ausilio dello staff di Google.

Modifiche alla scheda possono essere suggerite dagli utenti o effettuate direttamente da Google (anche qualora la scheda abbia già un proprietario). In questi casi Google avverte il proprietario con delle notifiche nella dashboard per consentirgli di apportare eventuali modifiche. Per questo è importantissimo reclamare la proprietà della scheda ed aggiornarla frequentemente (Google può anche revocare la proprietà della scheda qualora non venga aggiornata da tempo).

Nel caso della Pizzeria Brandi, ad esempio, la modifica alla scheda (la cui proprietà non è stata rivendicata come si vede dall’immagine sotto) è stata proposta da un utente il 26 aprile e successivamente approvata da Google.

Google My Business: la scheda della Pizzeria Brandi di Napoli
Se la tua attività si trova in una zona non ancora mappata da Google, puoi mapparla utilizzando Google Map Maker: in questo modo la tua scheda su Google My Business conterrà le informazioni corrette.

Per finire è importante sapere che Google si basa su 3 principi fondamentali per indicizzare le schede di Google My Business:

1)      Pertinenza: se cerco un ristorante in zona nella pagina dei risultati non può comparire la scheda di una pescheria

2)      Distanza: i risultati della ricerca indicano le attività più vicine all’utente nel momento in cui egli compie la ricerca

3)      Importanza: calcolata sul numero di visite ricevute dalla scheda, dal numero di recensioni, dall’interazione con gli utenti, dai link ricevuti da altri siti, etc.

In conclusione: nella tua strategia di marketing ricordati di creare una scheda su Google My Business; ben il 50% dei clienti di ristoranti e pizzerie lo utilizzano, soprattutto da smartphone e tablet. 

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