Olio di oliva: via alle multe per i “furbetti dell’extravergine”

  Admin   Lug 01, 2016   agricoltura, Blog, export, Made in Italy, marketing, News   0 Comment

Olio di oliva: dal 1 luglio via alle multe per i “furbetti dell’extravergine”di Francesco Bromo – (redazione iBlend Ag.)

Da oggi, primo luglio, la vita dei “furbetti dell’olio di oliva” diventa un po’ più complicata: entra in vigore, infatti, il decreto 103/2016, che detta nuove regole sull’etichettatura degli oli di oliva ed introduce (questa la novità di maggior rilievo) multe per chi usa etichette scorrette o ammiccanti e per coloro che non tengono in ordine i registri ed ogni altro documento relativo alla tracciabilità di partite di olio sfuso o imbottigliato, ma non etichettato.

Guerra aperta alle frodi

L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare i consumatori dalle frodi combattendo le indicazioni organolettiche fantasiose ed aiutandolo a non farsi trarre in inganno da prezzi troppo bassi.

È chiaro, comunque, che il decreto avrà effetti benefici anche per quelle imprese (sono 900 mila le aziende olivicole italiane) che lavorano onestamente e che nell’ultima campagna hanno prodotto oltre 300 mila tonnellate di olio per un fatturato di 3 miliardi di euro (il 3% del fatturato dell’industria agroalimentare).

Le sanzioni introdotte vanno dai 500 ai 18 mila euro, salvo che il fatto non costituisca reato, cosa che favorirebbe l’applicazione della famosa legge “salvaolio”.

L’applicazione delle multe sarà a carico del Dipartimento dell’ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (nome un po’ lungo abbreviabile con la sigla ICQRF).

Cosa prevede la legge e come deve essere scritta un’etichetta

Da oggi, tutto ciò che evoca un’associazione di idee (immagini, nomi o altri segni) finalizzata a creare legami non veritieri tra il prodotto e l’origine locale, potrà essere sanzionato.

La legge pone dei vincoli anche alle confezioni: non potranno essere superiori ai 5 litri quelle destinate al consumo privato e superiori ai 25 litri quelle destinate alle imprese di ristorazione. Tutti gli altri formati (ad esempio le bottigliette da portare in tavola per il condimento dei cibi) devono essere dotati di tappo anti-rabbocco.

Passando all’etichetta, deve contenere informazioni precise:

–          in caso di olio extravergine di oliva deve essere riportata la dicitura “olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante processi meccanici”; per il semplice olio di oliva, invece, la dicitura è la seguente: “olio contenente esclusivamente oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione

–          deve indicare l’origine, limitandosi a citare lo Stato membro, l’Unione Europea o il Paese Terzo di produzione senza indicare specifiche regioni o utilizzare bandierine

Si è, dunque, allargato l’ambito dei comportamenti sanzionabili, ricomprendendo anche quelli illeciti o al limite della legalità e speriamo che sia sufficiente a scongiurare altri scandali.

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