di Francesco Bromo – (redazione iBlend Ag.)
Avevamo già parlato del piano di Marketing in un post precedente, soffermandoci sulla fase di analisi che deve precedere la stesura e vi avevamo promesso di tornare sull’argomento per spiegare cosa deve contenere un Piano di Marketing ben fatto.
Prima di mantenere la nostra promessa è bene ricordare che l’esecuzione di un Piano di Marketing è come l’armonia eseguita da un’orchestra che richiede lo sforzo coordinato di più strumenti, ma la direzione è affidata ad uno solo.
Ed ora, siccome ogni promessa è debito, ecco, in breve, le 5 cose fondamentali da includere in un Marketing Plan:
1) Executive summary ed indice generale: la prima è una sintesi di 1-2 pagine del contenuto del piano (obiettivi, strategie, strumenti operativi, etc.) per permettere a tutti gli interessati di poterne in qualsiasi momento conoscere o riportare alla memoria i punti salienti senza doverlo leggere per intero. L’indice indicherà le varie sezioni in cui il piano è suddiviso.
2) Analisi della situazione interna ed esterna: vendite, costi, mercato di riferimento, concorrenti, ma anche situazione economica, sociale, demografica, politico-istituzionale e tecnologica. In questa sezione viene spesso inserita la SWOT Analysis, uno strumento attraverso il quale si valutano le opportunità e le minacce dell’ambiente competitivo e i punti di forza e di debolezza dell’azienda. È uno strumento di grande impatto visivo, perché può essere rappresentato con un quadrato diviso in 4 aree che sintetizzano i risultati dell’analisi effettuata.
3) Strategia di Marketing: è il cuore del Piano di Marketing e contiene informazioni su mission e vision dell’azienda, i mercati obiettivo, i segmenti di clientela da raggiungere ed il posizionamento del prodotto/servizio. In questa sezione andrà descritto il Marketing Mix, la combinazione prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione con la quale l’azienda intende presentarsi sul mercato.
4) Previsioni economiche: l’impatto che le strategie definite avranno sul conto economico e l’individuazione del Break Even Point, il punto in cui i ricavi pareggiano i costi.
5) Valutazione: in quest’ultima sezione vanno indicati gli strumenti ed i tempi in cui effettuare le analisi periodiche dei risultati ottenuti per valutare la corretta attuazione del piano o l’opportunità di ricorrere ad azioni correttive. Di solito il monitoraggio di obiettivi e budget ha cadenza mensile o trimestrale.
Ricorda: per gli aspetti più tecnici è necessario affidarsi a dei professionisti che si occuperanno tra le altre cose di coinvolgere le diverse aree aziendali in modo da avere una visione chiara e completa della situazione.
Bene, ora hai tutte le informazioni che ti servono: comincia a suonare la tua melodia!